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Bianca Un mondo magico e mutante, sempre disposto a trasformarsi con le stagioni...

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casa privata / Viareggio / 2004

L'intervento ha previsto la ristrutturazione completa del fabbricato, prevedendo lo svuotamento completo del volume e la realizzazione di una struttura in ferro per la realizzazione di un soppalco. Uno spazio dedicato ad un giovane manager delle telecomunicazioni.

Si tratta della classica "viareggina", ovvero le case a schiera che costituiscono gli isolati del centro di Viareggio; tipologicamente costruite con un ambiente in facciata, vano scale al centro e un ambiente sulla corte retrostante; disposte su uno o due piani. In questo caso si tratta di un primo piano al quale si accede da un portone laterale; il vano scala in marmo di carrara conduce al piano che originariamente era suddiviso in vari ambienti (camera, sala, bagno, pranzo ecc).

L'intervento ha previsto la realizzazione di un "loft", uno spazio completamente aperto dove la caratterizzazione dello spazio è lasciato al colore bianco, alle travature in acciaio bianco a vista, all'unico volume verticale che attraversa il fabbricato.

In effetti al primo piano sono state ricondotte le varie funzioni legate allo spazio giorno (sala con camino, studio, sala pranzo, cucina) comunicanti interamente fra loro; nessuna porta è presente ad eccezione di quella necessaria per il piccolo bagno di servizio, completamente rivestito in mosaico nero.
Al piano superiore si arriva tramite una scala in acciaio e legno colorate di bianco e la ringhiera su disegno si sviluppa lungo tutto il piano superiore, dedicato alla zona notte; l'unico volume interno al fabbricato è un elemento verticale che perfora il solaio (mantenuto a distanza per esaltare la percezione visiva dei vuoti) e che contiene uno studio (predisposto con gli attacchi per una vasca idromassaggio appena se ne senta la mancanza ...) al piano primo ed un bagno rivestito con piastrelle rosse al piano superiore. L'arredo è volutamente realizzato con soluzioni "di recupero", che donano all'ambiente una maggior specificità "industriale".

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Adriano Pecchio