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2014 / L'oggetto come proiezione di noi stessi genera contenuti, comunica, crea una reputazione; siamo necessariamente e continuamente in correlazione e in comunicazione con il mondo, si "esiste" se manteniamo il contatto con l'esterno.
Dalla figura iconica e storica della matrioska si sviluppano nuovi oggetti significanti:
• l’oggetto chiuso: l’interiorità ovvero il “soggetto comunicante”
• l’oggetto aperto: il farsi conoscere, il crearsi una reputazione attraverso vari livelli, il comunicare ovvero gli “oggetti connessi”
E' proprio il legame tra artigianalità ed industria che necessita di “soggetti comunicanti” dove l'oggetto diventa soggetto e genera contenuti pronti ad essere diffusi e condivisi.
Tra individualità e socializzazione si muovono icone che reinterpretano la matrioska nei contenuti e nella materia; due collezioni individuano il genere femminile e maschile, forma e colore le descrivono trasmettendone "corpo ed emozione".
Foto di Debora Nopor
MASSIMO REBECCHI / Milano
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2014 / L'oggetto come proiezione di noi stessi genera contenuti, comunica, crea una reputazione in rete; appartiene all'essenza dell'essere il relazionarsi con gli altri, siamo necessariamente e continuamente in correlazione e dunque in comunicazione con il mondo esterno, si "esiste" se manteniamo il contatto con l'esterno.
Dalla figura iconica e storica della matrioska si sviluppano nuovi oggetti significanti:
• l’oggetto chiuso: l’interiorità ovvero il “soggetto comunicante”
• l’oggetto aperto: il farsi conoscere, il crearsi una reputazione attraverso vari livelli, il comunicare ovvero gli “oggetti connessi”
Ed è proprio il legame tra artigianalità ed industria che necessita di “soggetti comunicanti” dove l'oggetto diventa soggetto e genera contenuti pronti ad essere diffusi e condivisi.
Tra individualità e socializzazione si muovono elementi iconici che reinterpretano la matrioska nei contenuti e nella materia; due collezioni differenziate individuano il genere femminile e maschile, forma e colore le descrivono trasmettendone "corpo ed emozione".
Foto di Debora Nopor
MASSIMO REBECCHI / Milano
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2014 /Cinque oggetti diversificati da forme mutevoli.
Una teoria di alberi "illustrati" che creano un paesaggio fantastico, una favola contemporanea con un uccellino giallo sulla loro chioma.
Una scossa e gli alberi si trasformano, si rovesciano e diventano vasi da fiori, adesso osservati dall'uccellino.
Una trasposizione futurista dove il movimento genera un collegamento virtuale ed una scommessa dinamica.
I vasi albero ridefiniscono funzione e forma, giocano con i volumi e cercano un contatto emozionale con i nostri ricordi.
Albisola e la fabbrica Mazzotti sono state una sorpresa per la piacevole scoperta di una cittadina curata, con un lungomare d'artista da percorrere e leggere; una fabbrica storica ed un'architettura splendida da mantenere quasi come fosse un monumento cittadino.
Foto di Laura Fiaschi
MY PROTOTYPES / Milano
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2014 / Il sottile spessore dell'esistere. Il dono votivo che commemora un giorno di morte improvvisa, terribile, violenta si trasforma e riprende vita nella rappresentazione del quotidiano. La tavola è l'incontro, è il dialogo e così il sottile spessore della carta dona vita a quell'istantanea, a quella rappresentazione, a quell'attimo prima che accadesse.
QUOTIDIANO nasce dalla carta recuperata in Giappone a seguito di una manifestazione popolare che si ripete ogni anno e che vede milioni di "gru" realizzate dai cittadini con origami; un'azienda giapponese raccoglie a fine manifestazione il materiale e lo ricicla ridando vita alla cellulosa che può essere riutilizzata da fogli di carta molto spessa.
QUOTIDIANO è un servizio da tavola realizzato in cartapesta; una declinazione materica ottenuta da una "ricetta" personale e segreta che permette alla carta di trasformarsi in un un elemento (quasi) commestibile, un momento di ricerca e sperimentazione basato sugli ingredienti che trasformano l'aspetto esteriore dei manufatti.
Foto di Laura Fiaschi
SHARING DESIGN / Milano
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2013 / Souvenir è un prodotto emozionale che reinterpreta le note "palle di neve" (dream globes / snowstorms), oggetti per ricordare luoghi visitati e momenti di viaggio; adesso si trasformano in oggetto di protezione... sono i pensieri, le emozioni, le sensazioni e le esperienze personali da mantenere nel nostro ricordo.
Campane in pirex che proteggono sogni ed interpretazioni contenute nella casa; la casa come luogo mutevole e contenitore di avvenimenti. La casa degli amanti, la casa comprensiva, la casa isolata, la casa del litigio, la casa prigione, la casa protetta, la casa della separazione e la casa della tradizione sono solo alcune riflessioni cristallizzate nel metallo.
Sono una serie di micro installazioni composte da campane in cristallo soffiato a bocca e da piccole sculture in metallo che attraverso la loro originaria bidimensionalità si trasformano in icone concettuali, segni iconici ed archetipici.
Le campane sono realizzate in stampo con vetro pirex mentre le piccole sculture tagliate a laser sono realizzate con acciaio, ottone e rame; la serie originale è stata ridotta a 7 elementi e sono contenute in originali packaging in polistirolo ad alta densità chiuse da una fascetta illustrata con la grafica di Gumdesign.
Foto di Alberto Parise
NASTRO. SAY YES TO IT / Milano
ABITARE IL TEMPO / Verona
MAISON&OBJET / Parigi
DE CASTELLI SHOWROOM / Milano
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2013 / Gumdesign disegna per la mostra curata da Ghigos la sedia di Giuda Taddeo in una interpretazione formale che deriva da povertà e generosità, doti che hanno caratterizzato l'apostolo.
Una seduta in multistrato di abete, trattata al naturale e che deriva da un'unica lastra piana; incastri semplici ed un unico rinforzo in acciaio (la forza dell'anima) per garantire robustezza e funzionalità.
Una seduta che si allunga verso il vicino in un atto di estrema generosità e permette ad una seconda persona di riposare.
1:13 LE SEDIE DELL'ULTIMA CENA
Museo Arte Moderna - Lissone
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2013 / Gumdesign disegna per il Museo del Vetro di Altare una nuova collezione di oggetti in edizione limitata, preziosi e concettualmente ricchi di contenuti.
Sono tre elementi in diverse altezze e forme che riprendono la forma tipica delle "trombe di amplificazione" e che contengono una fonte sonora atipica.
Il gioco dei materiali evidenzia la contrapposizione tra la purezza del vetro soffiato a bocca per generare forme perfette e trasparenti (il mondo artigiano) e l'estremo opposto, il carillon in plastica gialla proveniente direttamente dalla Cina dove l'oggetto è imperfetto dalla nascita alla produzione.
Sono amplificatori sonori che riproducono con le note del carillon un mondo "contrariato", tra bellezza e purezza della forma e contaminazione sociale.
ALTARE VETRO DESIGN
Museo del Vetro - Altare
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2013 / Gumdesign disegna per il Museo del Vetro di Altare un nuovo piccolo bicchiere dedicato al bookshop museale.
Un'idea che deriva dallo "sciortino", tipica bevuta tutta d'un fiato e che genera un prodotto piccolo, robusto ed adatto ad una bevanda ricercata.
Sorsino è soffiato a bocca nella fornace del museo da Elena Rosso ed è in vendita solo ad Altare, segno di tipicità dei luoghi.
ALTARE VETRO DESIGN
Museo del Vetro - Altare
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2013 / Gumdesign disegna per De Castelli la collezione per la casa e l'ufficio Mastro, composta da libreria, tavolo e seduta.
La memoria dei tavoli da lavoro utilizzati nei laboratori artigiani diventa ispirazione e stimolo progettuale.
Mastro è realizzato con una lastra di ferro acidato piegata che racchiude i due cavalletti in legno d'abete, permettendone il fissaggio. L'incastro a vista del cavalletto nel top diventa così l'elemento caratterizzante di questo tavolo. La progettazione prevede di sfilare i cavalletti, ruotarli di 90° per farli scorrere all'interno dell'anima di metallo che li contiene orizzontalmente, riducendo al minimo l'ingombro dell'oggetto se non utilizzato, l'immagazzinamento, le dimensioni del packaging e la sostenibilità della logistica complessiva.
Un prodotto realmente ecosostenibile che riduce le forme inquinanti dei mezzi di trasporto, grazie alla sua capacità di compattare gli ingombri.
Anche la libreria Mastro segue gli stessi criteri di montaggio e smontaggio, così come la sedia che prevede lo smontaggio dei gambi per la spedizione.
Mastro è stato premiato al concorso internazionale Young&Design 2012 con il 2° premio assoluto per aver risposto concretamente ad esigenze di ecosostenibilità e per il suo linguaggio rigoroso e funzionale.
SOGGETTI SMARRITI
Salone del Mobile - Milano
DE VECCHI/VHERNIER
Maison&Objet - Parigi
NEL VIVO DELL'ARGENTO
Macef - Milano
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2013 / Una riflessione sulle nuove tecnologie a led; il futuro dell'illuminazione è allo "stato solido", ovvero a quel tipo di illuminazione che utilizza diodi emettitori di luce anzichè gas o filamenti elettrici.
Una riflessione "tecnica" che amiamo ricondurre ad un aspetto più poetico e romantico.
Luce Solida è dunque una lampada che si "dematerializza", perde la sua consistenza fisica/corporea per lasciar spazio alla "materializzazione" della luce, ricercando un nuovo confine linguistico; una lampada "leggera" ed evanescente che decostruisce la struttura con una serie di vuoti e pieni.
Una lampada rigorosa nel segno grafico ed innovativa per l'uso "elementare" dei materiali; capace di illuminare in maniera diretta lo spazio sottostante e di espandere l'effetto luminoso grazie alla capacità di trasformarsi in un diffusore naturale.
Una soluzione dal forte impatto scenografico in casa, negli uffici, negli spazi collettivi.
OGGETTI AUTONOMI
Salone del Mobile - Mi
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2013 / Il paesaggio della tavola è una rappresentazione pittorica traslata nella tridimensionalità che ritrae oggetti inanimati; soggetti usuali, bottiglie, ciotole, centrotavola che composti diventano i veri protagonisti della scena.
I colori del marmo e della terracotta ne rafforzano il carattere poetico e surreale, ne esaltano fisicità, carattere e natura.
Un paesaggio che riesce a trasformarsi fisicamente in figura umana, veicolo di analisi e comunicazione dell'interiorità. Una figura femminile rappresentata dalla reinterpretazione delle "kokeshi", bambole giapponesi donate come segno di buon auspicio.
Maggiori informazioni al LINK
SOGGETTI SMARRITI
Salone del Mobile - Mi
ATLANTE ITALIANO AUTOPRODUZIONE
Basilica Palladiana - Vi
ABITARE IL TEMPO
Fiera Verona - Ve
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2012 / Gumdesign disegna una macchinina in legno per Tobeus, realtà ideata da Matteo Ragni per rispondere all'esigenza di far giocare i bambini con giocattoli ecosostenibili e vicini alla materia naturale.
Pic Nic è una coupè generata da un semplice segno grafico, capace però di creare anche un "accessorio scenografico"; dalla lavorazione nasce infatti
uno "scarto" illustrato che rappresenta un cespuglio... o un'onda di mare.
Un modo per stimolare la creatività in un viaggio sognato e per stimolare sempre nuove avventure per il bambino... ma anche per i grandi.
100% TOBEUS
Museo Scienza e Tecnologia - Mi
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2012 / Una tagliata di manzo su corteccia di pino + piatto in pietra lavica conquista il 2° premio ex aequo al concorso ad invito ideato dalla rivista Chef.
La coppia creativa costituita dallo chef Cristiano Tomei e da Gumdesign ha proposto un piatto che reinterpreta in chiave contemporanea ed emozionale una ricetta classica della tradizione gastronomica italiana.
L'uso di una corteccia di pino come supporto naturale è capace di esprimere al meglio l'aroma del mare e dell'albero che viene riscaldato e bruciato in cucina poco prima di essere servito.
La mise en place di un piatto così vicino alla nostra memoria ed ai sapori nascosti suggerisce un processo sensibile ed in perfetta armonia tra ricetta e supporto; occorre mettere gli elementi in relazione "emozionale e materica".
La pietra lavica entra in contatto con gli alberi, li brucia e rigenera la vita dopo l'eruzione del vulcano. E' materia capace di mantenere il calore ed è materia ancestrale come lo è il piatto dello chef che ricerca sapori nascosti dall'evoluzione e dal progresso; la pietra lavica si relaziona con la corteccia d'albero e con la carne in una sorta di "ciclo della vita".
Una lastra di pietra lavica dotata di pochi segni, una soluzione grafico/funzionale che permette la creazione di due manici inferiori scavati nello spessore di 2 cm e di un taglio passante che alleggerisce il prodotto e che allo stesso tempo costituisce l'alloggio per la corteccia.
Un supporto volutamente semplice e minimale garantisce il giusto rilievo alla pietanza.
CREARE GUARDARE MANGIARE / Mi
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2012 / Il diagramma nella reinterpretazione formale della clessidra per un dialogo tra forma e tempo; tre tagli (orizzontale, obliquo e variabile) individuano nuove forme ottenute da un un unico stampo e creano una linea di caraffe in ottone argentato ed oro zecchino.
Foto di Leo Torri
ABITARE IL TEMPO / Verona
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2012 / Souvenir è un prodotto emozionale che reinterpreta le note "palle di neve" (dream globes / snowstorms), oggetti per ricordare luoghi visitati e momenti di viaggio; adesso si trasformano in oggetto di protezione... sono i pensieri, le emozioni, le sensazioni e le esperienze personali da mantenere nel nostro ricordo.
Campane di cristallo che proteggono sogni ed interpretazioni contenute nella casa; la casa come luogo mutevole e contenitore di avvenimenti. La casa degli amanti, la casa comprensiva, la casa isolata, la casa del litigio, la casa prigione, la casa protetta, la casa della separazione e la casa della tradizione sono solo alcune riflessioni cristallizzate nel metallo.
Sono una serie di micro installazioni composte da campane in cristallo soffiato a bocca e da piccole sculture in metallo che attraverso la loro originaria bidimensionalità si trasformano in icone concettuali, segni iconici ed archetipici.
Foto di Laura Fiaschi
NASTRO. SAY YES TO IT / Milano
ABITARE IL TEMPO / Verona
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2012 / Un incontro fra materiali primordiali: pietra lavica e ferro.
Nascono dalla terra e dal fuoco ed entrambi portano con sè la forza degli elementi e della natura.
La materia domina e decide la forma attraverso atti semplici, immediati, volutamente privi di "dettagli"; profilati di metallo saldati uno con l'altro per definire strutture capaci di ospitare lastre di pietra lavica.
2 cm di spessore per la pietra lavica; 2 cm di sezione per i profilati metallici.
Leggerezza visiva e forza dei materiali si pongono sulla stessa linea di confine.
Nero su nero, materia su materia, linee su linee per costruire un sistema organico e declinato su librerie, tavoli e sedute.
CONFINI SPONTANEI / Verona
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2012 / STONATO è una nuova collezione di lampade in pietra forte e luce led che nasce dal concetto di "confine", limite definito che mette in relazione materiali concreti e tattili con la leggerezza e l'impalpabilità della luce.
Una riflessione sulle forme primarie e sulla pietra che definisce con la sua solidità e consistenza il "piede" della lampade, la loro struttura portante e raccoglie al suo interno la luce; elementi primari della natura messi in diretto contatto tra momenti di contrasto e momenti di unione.
STONATO è una collezione di lampade da interni; la pietra delinea una nuova tipologia di prodotto dedicato alla casa ed all'ufficio.
CONFINI SPONTANEI / Verona
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by Benvenuto Saba
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2012 / Una nuova interpretazione linguistica del camino a gas e ad acqua; la linea di confine tra camino e complemento d'arredo si sposta fino a raggiungere la fusione degli elementi.
Il mosaico riveste in modo naturale le superfici e le reinterpreta attraverso segni grafici minimi e significanti.
In un caso il tessuto dei tappeti ed i rivestimenti delle abitazioni si fondono in una "coperta" preziosa per i nuovi camini/complemento.
Nascono il camino AFFINITA' dedicato ai momenti di relax personale ed alle effusioni tra amanti ed il camino AGAPE per rigenerare quella sensazione di vicinanza e convivialità che sono naturali nei camini tradizionali; si creano spazi funzionali per godere della vista del fuoco e per utilizzare in modo funzionale il camino.
In un altro caso il mosaico arriva a tradurre graficamente il senso della cenere.
Nasce il camino FALO' per una nuova tipologia di camino nomade, pronto per essere facilmente trasportato e ricreare quella atmosfera magica del falò intorno al quale si raccontano storie, si suona musica e si vive felicemente l'attimo.
CONFINI SPONTANEI / Verona
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2012 / "Avete mai provato a mettere in fila tanti sassi, quelli che hanno una riga bianca? Sulla spiaggia di Baratti assieme ai bambini abbiamo fatto una di queste righe, di sassi con la riga, che andavano dall'acqua fino ai cespugli attraversando la sabbia. Come un confine tra due zone della spiaggia. Poi ci siamo seduti a vedere la reazione della gente. (DA LONTANO ERA UN'ISOLA di Bruno Munari)
Visioni e interpretazioni immaginifiche di sassi, capaci di costruire nuovi mondi e di condurci per viaggi fantastici ed emozionanti.
ISOLA è una nuova collezione di imbottiti e complementi in marmo che si avvicinano ed allontanano per costituire continue aggregazioni funzionali e formali; i telai metallici gialli diventano elemento di unione tra tessuto gessato e pietra, vene strutturali e portanti dell'intero insieme.
Linee di confine, segni grafici costruiti o naturali individuano spazi, materia ed emozione.
CONFINI SPONTANEI / Verona
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2012 / La collezione di centrotavola "Geo Metrica" recupera i segni grafici di Artias e li traduce in oggetti tridimensionali lavorati con macchinari a controllo numerico; il decoro è esso stesso struttura dell'oggetto, lo definisce nello spazio e sulla superficie.
Colori piatti, equilibrio tra forma e colore, combinazioni tra ragione ed emozione.
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Artias, protagonista della cultura francese del secolo scorso, amico di Picasso, dopo essersi fregiato di numerosi riconoscimenti ed avere esposto in alcuni capoluoghi dell'arte, era approdato nelle Marche dove trascorse l'ultimo ventennio della sua vita.
Nel 2012 si celebra il centenario dalla sua nascita. Per questa occasione, sotto la direzione di Anty Pansera e Claudio Piersanti, dieci designer appartenenti a diverse generazioni e dai più disparati linguaggi (Luisa Bocchietto, Valentina Downey, Alfonso Grassi, Gum design, Giorgio Gurioli, Giovanni Ilari, Giovanna Latis, Alberto Marangoni, Patrizia Scarzella, Carlo Trevisani) hanno ideato una serie di prodotti in plexiglas.
Da questa idea, si sono lasciati “contaminare” anche progettisti provenienti da altri ambiti: Antonia Campi, Antonella Ravagli e i Gral.
GALLERIA COMUNALE D'ARTE / Faenza
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DOWNLOAD FOTO HR (13,9 MB) |
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2012 / Gumdesign disegna per Lagostina un nuovo concept dedicato alla tavola.
Una reinterpretazione del cesto da pic-nic, anche per gli accessori: tanti, piccoli elementi monoporzione per costruire un "paesaggio" con taglieri e tazze/contenitori, tante sorprese da cogliere come accade quando si apre il tradizionale cesto da merenda.
Un nuovo accessorio tipologico per la colazione e per l'aperitivo, ma anche per pranzi e cene e per degustare piccole porzioni, tramezzini, piccole composizioni culinarie preparate in cucina e trasportate sul tavolo da pranzo con il vassoio dai manici dinamici.
Sensi da cogliere, uno ad uno, grazie ai cibi curati e ben presentati... sensi unici!
Concept per Lagostina 1901
Foto: Silvia Bertoli
SALONE DEL MOBILE / Milano
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DOWNLOAD FOTO HR (7,1 MB) |
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2012 / Gumdesign disegna per De Castelli la nuova collezione per la casa e l'ufficio Mastro, composta da libreria, tavolo e seduta.
La memoria dei tavoli da lavoro utilizzati nei laboratori artigiani diventa ispirazione e stimolo progettuale.
Mastro è realizzato con una lastra di ferro acidato piegata che racchiude i due cavalletti in legno d'abete, permettendone il fissaggio. L'incastro a vista del cavalletto nel top diventa così l'elemento caratterizzante di questo tavolo. La progettazione prevede di sfilare i cavalletti, ruotarli di 90° per farli scorrere all'interno dell'anima di metallo che li contiene orizzontalmente, riducendo al minimo l'ingombro dell'oggetto se non utilizzato, l'immagazzinamento, le dimensioni del packaging e la sostenibilità della logistica complessiva.
Un prodotto realmente ecosostenibile che riduce le forme inquinanti dei mezzi di trasporto, grazie alla sua capacità di compattare gli ingombri.
Anche la libreria Mastro segue gli stessi criteri di montaggio e smontaggio, così come la sedia che prevede lo smontaggio dei gambi per la spedizione.
Mastro è stato premiato al concorso internazionale Young&Design 2012 con il 2° premio assoluto per aver risposto concretamente ad esigenze di ecosostenibilità e per il suo linguaggio rigoroso e funzionale.
Foto: Alberto Parise
SALONE DEL MOBILE / Milano
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DOWNLOAD FOTO HR (56,1 MB)
DOWNLOAD RENDER HR (69,3 MB) |
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2012 / Una declinazione del Cucù Improbabile che vede una finitura diversa (pvd) e la presenza delle lancette; l'ora torna a battere nel noto cucù da parete disegnato da Gumdesign.
Foto: Leo Torri
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DOWNLOAD FOTO HR (39,2 MB) |
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2012 / Gumdesign disegna per Bormioli Rocco il servizio da tavola in vetro Hya; è la nuova linea in vetro trasparente pensata per dare un tocco di vivacità alla tavola.
Questa collezione si caratterizza per una linea che richiama la forma di un fiore, che attribuisce a Hya uno stile giocoso e brioso.
Le gocce che riempiono la forma del fiore nei piatti, nell’insalatiera e nella coppetta rendono il posto tavola alternativo e originale.
La collezione, disponibile sia nella versione trasparente che nella versione purple, si compone di sette figure vetro: piatto fondo, piatto piano, piatto dessert, coppetta e insalatiera; in abbinamento troviamo anche i bicchieri in formato acqua e bibita.
OGGETTI AUTONOMI / Max&Co, Milano
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DOWNLOAD HYA PURPLE HR (53,0 MB)
DOWNLOAD HYA WHITE HR (37,0 MB) |
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2012 / Gumdesign disegna per Mercedes_Benz due prodotti per la tavola; Albero (prodotto da Vhernier/De Vecchi) e Stagno (prodotto da Serafino Zani).
Entrambi gli oggetti nascono dall'analisi del marchio Mercedes e proiettano il segno grafico in una tridimensionalità funzionale. Dalla stella a tre punte nascono un vaso per fiori in argento ed un vassoio centrotavola in acciaio.
I prodotti, di proprietà Mercedes, sono stati esposti alla mostra Meet Talents, ideata dalla rivista Case da Abitare, nelle tappe a Roma, Torino e Milano.
"Gumdesign ha riletto alcuni simboli della casa automobilistica in modo estremamente poetico ricollegandoli alla natura. In questa curiosa alchimia gli elementi si addolciscono e danno vita a due oggetti di grande personalità, il portafrutta Stagno e il portafiori Albero. Materiali importanti come l'acciaio e l'ottone argentato danno vita a due oggetti sinuosi in cui la funzione si sposa perfettamente con le forme naturali ed accattivanti"
Giulio Cappellini, DESIGN/UNA STORIA ITALIANA, Skira Editore, 2012
Foto: Laura Fiaschi
MEET TALENTS / Ex Ansaldo, Milano
MEET TALENTS / Palazzo Bertalazone S. Fermo, Torino
MEET TALENTS / Mercati di Traiano, Roma
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DOWNLOAD FOTO HR (34,3 MB) |
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2011 / Gumdesign sviluppa i Piani Anatomici ideati per Fabbri Fiore e per la mostra Minimi; crea una nuova linea di gioielli con le stesse caratteristiche concettuali.
Una serie di anelli, bracciali e collane dedicate al gioiello prezioso e rivisitato con la poliammide e la sinterizzazione laser.
Una nuova visione delle strutture nascoste negli oggetti che diventano decoro, forma e struttura statica evidenziata.
La collezione prevede 2 anelli, 2 bracciali e 3 collane.
Foto: Laura Fiaschi |
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2011 / Tavolo è ottenuto utilizzando la tecnologia laser e le piegatrici; semplici lastre di 1000x2000 mm di dimensione che attraverso un taglio ed una piega determinano un nuovo complemento d'arredo, adatto per l'ambito domestico e lavorativo. Un origami semplificato per ottenere un complemento basico e funzionale che elimina la componente decorativa con decisione e definisce un nuovo spazio collettivo.
La finitura dei tavoli è a cera naturale per esaltare la fisicità del materiale e vedere continuamente modificata la sua trama materica.
Foto: Laura Fiaschi
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino
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DOWNLOAD FOTO HR (15,0 MB)
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2011 / Uno stato primordiale, dove le potenzialità produttive sono volutamente "ridotte" ed utilizzate con maggior sensibilità.
Il tema "corpo/struttura" si adatta perfettamente al concept generale e studiamo l'anatomia del corpo umano per trasporlo nell'oggetto; la pelle ricopre tessuti ed ossa (la struttura interna del nostro corpo) ed analogamente in un oggetto possiamo intravederne la stessa struttura invisibile presente come elemento di forza statica e strutturale.
Dalla pelle dell'oggetto (la sua superficie) si intravede la sua struttura interna, elementi strutturali e piani anatomici; si ridefinisce la teoria dell'oggetto finora concepito come semplice massa volumetrica attraverso un'operazione concettuale che rende visibile la "struttura ossea" del pensiero.
Sono oggetti realizzabili solo con la tecnologia della sinterizzazione, dove sottosquadra e dettagli di ridotte dimensioni renderebbero altrimenti improponibile la realizzazione. Una serie di centrotavola, portafrutta, vasi da fiore dove l'elemento strutturale si trasforma in elemento caratterizzante e decorativo.
Foto: Laura Fiaschi
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino
MEETS / Trade Show, Amsterdam |
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2011 / Il tema del "sogno" (il momento legato all'etereo ed all'anima dell'essere umano, leggero e lontano dalla materia) viene affrontato osservando il processo onirico, la successione di strati ed episodi.
Il sogno come legante e la stratificazione come momento costruttivo conducono allo scarto di lavorazione del marmo (materiale che si contrappone alle leggerezza del sogno e che si presenta compatto e pesante). Il progetto affronta il recupero delle marmette (dal costo commerciale bassissimo) affinchè siano ricomposte in un blocco di piccole dimensioni, collegate da colle bicomponenti arricchite da pigmenti naturali, per recuperare l'elemento originario (il blocco) caratterizzato da nuovi segni materici, venature improbabili, linee grafiche nette determinate dal colore della colla.
Il nuovo blocco potrà adesso essere nuovamente lavorato con macchine a controllo numerico, ristabilendo la qualità del materiale reinterpretato dal lavoro dell'uomo e non più materiale di scarto vero e proprio da utilizzare per lavori di bassa qualità.
Foto: Laura Fiaschi
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino
I.D.E.A. / Park Plaza, Londra |
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2011 / Superfici piane e curvilinee perfette permettono la definizione di nuovi sistemi percettivi.
Il mondo della "riflessione" si traduce in una forma introspettiva capace di rielaborare la propria immagine; dinamiche espressive che mettono in primo piano la personalità dell'individuo in uno scambio di visioni ed attraverso i movimenti della superficie.
La cornice come contenitore di foto scompare; si estende su e pone come condizione univoca che il ritratto sia rappresentato e generato dalla riflessione dell'astante.
5 tipologie: base (semplice lastra riflettente, l'io reale, determinata dal taglio laser e dalle semplici piegature), tipo A (una bombatura convessa crea un senso di pienezza ed egocentrismo), tipo B (una deformazione puntiforme e centralecausa la quasi totale scomparsa dell'astante), tipo C (una deformazione ad onde concentriche genera l'effetto narciso), tipo D (una serie rettangolare di piccole bombature convesse con la conseguente molteplicità dell'io astante).
Il risultato è una cornice statica ma al tempo stesso "cinetica" nella sua riflessione.
Foto: Leo Torri
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino |
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2011 / Aggiunge la riflessione di chi osserva, in un rapporto continuo e mutevole.
Il dialogo intimo (3 lastre per uno spazio personale), il dialogo a due (2 lastre aperte per un ambito più esteso ma confinato tra propria immagine e fotografia), il dialogo aperto (1 lastra in avanti ed 1 lastra in dietro che apre il rapporto ad altre persone).
Foto: Leo Torri
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino |
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2011 / Nella logica della "espressività" (l'oggetto comunicante che cerca un dialogo sottile con l'uomo, il "segno" minimo, "l'espressività" che è caratteristica dell'essere umano tradotto in oggetto) ecco nascere la collezione, attraverso un semplice taglio manuale.
Il vaso (che ricorda un'anfora, elemento archetipico della storia e della tradizione) da cui prendono forma tutti e 6 i contenitori è realizzato in terracotta e trattato interamente con l'ingobbio; il bordo superiore e la parte interna invece saranno smaltati in bianco lucido; la serie deriva da una riflessione sullo stato d'animo dell'essere umano che si trasmette con l'espressione del viso.
Questi cambiamenti di espressione del viso umano possono essere traslati nell'oggetto attraverso piccoli segni che modificano completamente la vera essenza del vaso, formalmente e funzionalmente (da vaso per fiori a centrotavola, a fruttiera e brocca).
Foto: Renato Tuzza
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino |
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| 2011 / Una collezione di calici che si collega al tema della "personalità" attraverso la reinterpretazione concettuale e formale; oggetti funzionali che richiedono un contatto diretto, una vicinanza ed una complicità per innescare processi sociali indotti.
In questa logica piccole trasformazioni conducono l'oggetto da semplice calice da degustazione in oggetto comunicativo, piccole invenzioni per suggerire nuovi usi e nuove tipologie di prodotto.
Nascono 7 linee caratteriali e le caratteristiche umane si riversano immediatamente nel calice:
- "l'altruista" è caratterizzato dalla modifica del bordo superiore del calice, che si trasforma in un beccuccio; si predispone a condividere il vino con la persona che ti siede accanto senza il rischio di versarlo sulla tavola.
- "l'ambiguo" non si decide sulla forma, si muove e si deforma generando un motivo decorativo ma non funzionale al prodotto; nega la sua essenza in modo dichiarato e non prende posizioni.
- "il conservatore" è un calice attento, capace di fare attenzione al vino anche quando avanza; un tappo in sughero permette la conservazione anche per il giorno successivo.
- "l'estroverso" è il noto calice Swing che per questa occasione si presenta con la sua caratteristica caratteriale, ovvero per essere capace di cercare un contatto forte, coinvolgendo il consumatore.
- "l'introverso" si presenta invece come un semplice calice nato però con la combinazione della caraffa da mezzo litro; un bicchiere e la sua caraffa, un rapporto a due, unico e capace di fornire un unico prodotto unito dalla funzione e dalla loro compenetrazione. Si inserisce perfettamente nella caraffa, capovolto, ed una volta a tavola ne permette il riempimento per l'uso personale.
- "il passionale" è composto da due calici che presentano la coppa inclinata, diretta una verso l'altra in un rapporto sentimentale e di amicizia; pronti già per il brindisi, aperti alla conoscenza ed alla condivisione.
- "il rilassato" è un calice disteso, disposto ad accontentare in un clima pacifico il degustatore; la coppa si inclina leggermente, decanta perfettamente il vino e si allunga verso la bocca.
Foto: Laura Fiaschi
MINIMI / Abitami, Fiera Milano
ARTO' / Lingotto Fiere, Torino
I.D.E.A. / Park Plaza, Londra
CIBO E DINTORNI / P.I., Berlino
FOOD MOOD / 70M2, Livorno
SPAZIOANNABREDA / Padova
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2011 / Una collezione di 4 soglie in marmo di Carrara; un uso trasversale che va oltre il semplice significato di soglia: deframmentare funzione ed emozione in 4 concept, la soglia intesa come elemento architettonico che separa/unisce interno ed esterno e diventare filtro tra osservatore ed osservato, per costruire un microspazio da utilizzare. Nelle foto la finestra "Cose" che autorizza i panni stesi e il portone "Persone" che recupera la tradizione di sedersi in strada. Realizzate per la Biennale di Carrara e la mostra Di Là Da a cura di Aldo Colonetti.
Foto: Laura Fiaschi
DI LA' DA / Carrara |
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2010 / Una serie di oggetti dedicati ai bambini per stimolare la crescita ed il gioco, sempre pensati per entrare in contatto con loro. In un'eterna lotta tra essere ed apparire, sentirsi inadeguato e fuori posto ... il "brutto anatroccolo" decide di porre rimedio e si propone con una nuova visione e con tutta la sua personalità! Il "brutto anatroccolo" si mostra oggi con un nuovo elemento di vita, esaltando quella diversità che è propria e che è vissuta come elemento negativo; ribalta con sensibilità ed intelligenza la sua condizione e si mostra nella sua differenza con forza e propositività. Due tavoli che nascono con un "difetto" e che si riscattano con l'uso di un nuovo elemento.
In un caso il tavolo in legno nasce con tre gambe ed il suo equilibrio è instabile.
Una serie di elementi di scarto dell'ottone, provvedono a ricostruire quella stabilità necessaria.
La nuova gamba personalizza fortemente l'oggetto; ogni nuovo tavolo avrà una gamba diversa e unica.
Nell'altro caso il tavolo in legno nasce senza il piano e la sua funzione è vana.
Una nuova superficie subito si presta a "vestirlo" e a diventarne elemento caratterizzante.
Una lastra in ottone ricamata ai bordi diventa piano delicato e ricorda le vecchie tovaglie in tessuto.
La lastra può essere sollevata e utilizzata come vassoio da portata.
E così il "brutto anatroccolo" capì di essere un cigno.
Foto: Tiziana Colombo
FESTIVAL DEL DESIGN / Cantù |
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2010 / Serie di cerchietti per la testa in quattro tipologie decorative, realizzati in argento. Fantasia e narrazione per raccontare storie e favole da indossare comunicando le nostre passioni ed i nostri sogni, magie materializzate con grazia ed ironia.
Storie per la Testa introduce una nuova tipologia di prodotto e fa parte di una serie in argento per De Vecchi, dedicata a bambine e donne di tutte le età, capaci di far vivere con oggetti improbabili le proprie case ed i propri corpi.
Foto: Leo Torri
SALONE DEL MOBILE / Milano
MUSEO MAGMA / Caserta
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
TEMPORARY DESIGN / Viterbo |
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2010 / Un ricordo emozionale, un ricamo prezioso ed un semplice bicchiere di vetro; le vecchie case ed i nonni che riuscivano ad ingentilire le loro dimore con pochi e semplici segni. Fiori di campo per veri innamorati.
Vaso Finto è tramite contemporaneo e si dichiara per gli amori di oggi, segno trasposto in argento per ricondurci a quel senso nobile di un tempo, rendendolo quotidiano. Un fiorellino durante una scampagnata sarà protagonista in un oggetto gioioso ed emozionale, una silhouette esile ed equilibrata, nobilitata dalla luce argentea semplice e naturale.
Foto: Leo Torri
SALONE DEL MOBILE / Milano
MUSEO MAGMA / Caserta
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
TEMPORARY DESIGN / Viterbo |
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2010 / Gli oggetti improbabili nascono con il cucù; l'unione tra l'argento - materiale nobile - e l'uccellino di plastica - di memoria orientale - genera un netto contrasto materico e percettivo. Un orologio senza lancette ma dotato di una sola finestrella permette di scordarci del tempo; nessuno saprà l'ora fino a quando l'uccellino uscirà cinguettando numerose sinfonie per ricordarci il tempo che passa. Oggetto indefinibile ed improbabile per il suo contenuto concettuale, per la forma iconica e minimale e per la sua genesi.
SALONE DEL MOBILE / Milano
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
TEMPORARY DESIGN / Viterbo
BIENNALE DI VENEZIA - PADIGLIONE ITALIA / Museo Pecci, Prato
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2010 / Legami: gli eventi della vita lasciano segni. Le persone che incrociamo durante il nostro percorso intrecciano dei legami che neanche la morte può spezzare (pietra serizzo e lamine in oro).
Casa: il breve spazio di una vita ci permette di costruire una casa in cui conservare i momenti preziosi, una casa in cui proteggere le persone care (olivo, cristallo e argento).
Rottura: come un lampo che spacca il cielo in una notte stellata, una superficie liscia ed essenziale è rotta nel silenzio da una ferita che non si può rimarginare (pietra serena, argento e oro).
Foto: Patrick-Toomey Neri
PALAZZO DEL BROLETTO / Pavia
VILLA RECALCATI / Varese |
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2010 / Una lampada da tavolo a luce led che nasce dalla carta, si piega e costituisce due mini scatole: in alto contiene luce ed in basso è contenitore di oggetti per la scrivania (matite, gomme, puntine, clips ...). Realizzata con taglio laser è semplice nell'utilizzo e nella forma, gioca con i colori fondamentali ed aggiunge la funzione di oggetto che mette in ordine la scrivania.
Foto: Studio Fuoco
SALONE DEL MOBILE / Milano |
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2010 / Lo stereotipo dell'abat-jour ottenuta nel cartone ed inserita in una scatola da spedizione formato A4; per una rappresentazione della casa immaginaria e per averla sempre con sè. Ovunque saremo, aprendo la scatola, avremo l'impressione di essere a casa, nella nostra Home Sweet Home.
Un prodotto ecologico ed ecosostenibile al 100% grazie al cartone riciclato ed alla lampadina a basso consumo energetico; nessuna vite od elemento plastico è utilizzato.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
YOUNG&DESIGN / Menzione Speciale
SALONE DEL MOBILE / Milano
BIENNALE DEL DESIGN / S. Benedetto
MUSEO DIOCESANO / Milano
STAZIONE FUTURO / Torino
ECOCENTRICA / La Spezia |
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2010 / Leggerezza e funzionalità, eleganza e poesia del vivere quotidiano si riflettono in una collana ironica ed importante; un inizio di favola e nascono una serie di gioielli gonfiabili ludici e divertenti. Un modo per giocare ed ironizzare sulla preziosità e sul lusso sfrenato, sul mondo patinato dei principi e delle principesse che ancora oggi colmano le riviste gossip. Bambine e giovani teenager - ma anche signore ironiche e dissacranti - potranno indossare con disinvoltura collane di perle, collier e gioielli fantastici.
Foto: Francesca Bonfrate
SALONE DEL MOBILE / Milano
MUSEO MAGMA / Caserta |
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2009 / Nato dall'evento Prime Cup del 2007 ideato dalla Triennale di Milano, il prodotto prevede l'utilizzo della tecnologia e del background aziendale; un gioco di stili ed atmosfere che reinventano lo spazio con ironia. Una trasformazione del concetto di tavolo basata su aspetti emozionali e funzionali.
Il Capo è emblema e segno trasposto, individua il capotavola con ironia e definisce l'importanza di chi siede al cospetto degli altri commensali circondato da segni super decorati; stabilisce in maniera decisa ed incontrovertibile chi condurrà il gioco.
Foto: Enrico Colzani
YOUNG&DESIGN / Menzione Speciale
TRIENNALE / Milano
SALONE DEL MOBILE / Milano
BIENNALE DEL DESIGN /
San Benedetto del Tronto
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
BIENNALE DI VENEZIA - PADIGLIONE ITALIA / Museo Pecci, Prato |
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2009 / Un nuovo modo per poter godere della terra, dell'erba; per sentire la natura sulla pelle, seduti in giardino all'ombra di un grande albero o in un parco pubblico. Stavolta comodi e senza mal di schiena! Le vecchie sedie da giardino in ferro battuto, rinnovate e destinate ad un uso trasversale rafforzano la funzione di "contatto" tra uomo e natura.
Adele è realizzata da 3 pannelli di identiche dimensioni (50x70 cm) e fissata tramite quattro bulloni - smontabile - arrivando ad un'ottima ingegnerizzazione del prodotto; le due spalliere sono interrate e grazie alla loro geometria si fissano saldamente nel terreno.
Foto: Fabio Calosso
SUN / Rimini
SALONE DEL MOBILE / Milano
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
ECOCENTRICA / La Spezia
GREEN CARPET / Riccione |
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2009 / Un gioco sul vino e sull'identificazione del degustatore!
Un foro posizionato a diverse altezze sul calice, bordato e realizzato dalla tecnica muranese; sensibile declinazione formale e gesto minimale per identificare nuovi usi del calice.
L'ASTEMIO: un calice affinchè si possa sempre brindare con un goccio di vino.
L'EQUILIBRATO: un calice per poter degustare piacevolmente un bun bicchiere di vino.
LO SMODATO: un calice adatto a colui che si dichiara appena richiede il suo bicchiere.
Foto: Laura Fiaschi
ABITARE IL TEMPO / Verona
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
TRIENNALE / Milano
MUSEO SANTRAL / Istanbul
HOW WINE BECAME... / San Francisco
MOMA SF / Collezione permanente
VINITALY / Verona |
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2009 / Due vassoi che nascono per evidenziare la preziosità della natura, nobilitano il segno iconico in argento e lo trasformano con linee naturali e con facce sagomate e nette.
Riflessi e luce giocano con la superficie lucida provocando emozione, attrazione e coinvolgimento di chi li osserva.
Foto: Leo Torri
SALONE DEL MOBILE / Milano
MUSEO MAGMA / Caserta
VENICE DESIGN WEEK / Venezia
TEMPORARY DESIGN / Viterbo
I.D.E.A. / Londra |
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2009 / Una collezione limitata di preziosissime palle di natale in argento per Yoox e realizzate dalla storica argenteria De Vecchi di Milano; le Christmas Balls nascono dall'osservazione di una lavorazione tipica dell'azienda e sfrutta le sue potenzialità per esprimere un nuovo senso decorativo, nato dalla sbavatura della pressa. Un segno grafico e materico ad indicare come la classica forma sferica che adorna l'albero di natale sia stata immersa e recuperata dopo esser stata nobilitata dal prezioso materiale argenteo.
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2009 / I vecchi comodini che sostenevano il centrino ricamato fatto dalla nonna e la lampada con cappello telato si ritrovano adesso in una lampada a luce led; una rivisitazione trasversale della memoria e dei nostri ricordi per accompagnarci nel sonno e con luce diffusa.
Una lampada nata per il contract per essere posizionata accanto al letto, una buona lettura ed un ambiente soft; la mensola diventa supporto per libri, occhiali, telefoni ed oggetti vari; la lampada si adatta anche all'ambiente domestico grazie anche al sistema di montaggio semplice ed immediato.
Foto: Studio Fuoco
SALONE DEL MOBILE / Milano
VENICE DESIGN WEEK / Venezia |
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2009 / La vita delle api diviene metafora della nostra vita nel loro modo di esistere ed agire.
L'ape è paradigma di perfezione sia individuale, sia collettiva in quanto tutti i membri si adoperano per un fine comune; l'immagine dell'alveare diventa forma archetipica e simbolo di organizzazione sociale.
Bees traspone la loro "architettura sociale" in un oggetto per contenere fiori, il punto di partenza di tutto il paziente ed industrioso lavoro che si nasconde dentro una goccia di miele.
Realizzato in vetro soffiato di Murano e successivamente lavorato in moleria.
Foto: Studio Pointer
SALONE DEL MOBILE / Milano |
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2009 / Un servizio da caffè nato per l'evento Lavazza Design Paradiso condotto da Virginio Briatore; un servizio di tazzine bianche, candide, eteree ... sorpresa!
Così come Cassandra adesso anche Lavazza si presta allo scopo e predice il futuro, ma le sue tazzine magiche mostrano solo segni positivi per sentirsi sempre bene e che domani sarà una giornata migliore.
Le icone della felicità sono stampate all'interno della tazzina ed appena avremo bevuto il nostro caffè compariranno e scopriremo cosa la sorte ci avrà donato. Sul piattino una successione di icone si mostra come legenda e motivo decorativo.
Foto: Dodicitrenta
SALONE DEL MOBILE / Milano |
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2008 / Il più solido piacere di questa vita è il piacer vano delle illusioni (G. Leopardi).
Da questa frase nasce Vaso Vano, forma scultorea ed archetipica di vaso in marmo sand beach; un paesaggio da favola che traspone l'idea di vaso in un microambiente illustrato, la scala e la casa con un piccolo giardino che contiene un fiore.
Vaso Vano fa parte della collezione Cambiovaso, ideata e curata da Gumdesign, che ha coinvolto trenta designers di fama internazionale e che è stata selezionata per l'Adi Design Index 2009.
ADI DESIGN INDEX 2009
EDITORIA&GIARDINI / Verbania
TRIENNALE / Milano
ABITARE IL TEMPO / Verona
MACEF / Milano
I.D.E.A. / Londra |
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2008 / Una collezione per la tavola in acciaio con finitura satinata che nasce da un'idea semplice ed intuitiva: lo sviluppo bidimensionale che si trasforma con semplici pieghe o con tagli laser per determinare prodotti funzionali ed emozionali. "Traccia" riprende i segni lasciati sulle tovaglie da bottiglie in vetro per acqua e vino, mentre "Adelaide" è un segnaposto che raccoglie lo stimolo dall'osservazione quando una goccia di acqua o vino segna il posto del commensale.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
SALONE DEL MOBILE / Milano
MACEF / Milano |
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2008 / Una collezione per la tavola in acciaio con finitura satinata che nasce da un'idea semplice ed intuitiva: un foglio di carta che quasi per magia si piega e genera oggetti dalle varie funzioni. Ogni complemento è dotato di due manici che oltre a caratterizzare gli oggetti ne permettono un miglior uso. Eleganti nelle forme e raffinati nel materiale si adattano alle tavole più curate; giocosi e funzionali si presentano docili per l'aspetto mansueto e sicuri con la forza dell'acciaio.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
SALONE DEL MOBILE / Milano
MACEF / Milano |
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2008 / La necessità di inserire anche in piccole case le piante è sentita oramai da una gran parte di persone; nei piccoli alloggi è quasi impensabile sistemare del verde.
Flora nasce per utilizzare nuovi spazi inesplorati, adatta ad essere posizionata sopra un tavolo da pranzo; una sospensione in metallo che ospita al centro la lampadina Floraset di Osram che ha un'efficienza luminosa raddoppiata rispetto alle normali lampade ad incandescenza e che è nata per stimolare la crescita delle piante negli interni.
Intorno a sè una teoria di contenitori in pirex adatti a contenere terra e piccole piante che con il tempo diventeranno decoro trasformista e perennemente mutevole.
Foto: Lineashow
MACEF / Milano |
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2008 / Un piccolo mondo da osservare, custodire e proteggere. Lampada/sole e terra/pianta; una lampadina a risparmio energetico e due elementi in vetro soffiato ed infine una pianta!
Un nuovo elemento d'arredo per la casa, una lampada da terra che contiene un microcosmo naturale; una nuova tipologia luminosa capace di dichiarare una tendenza ecosensibile per recuperare moralità e senso di responsabilità.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
THE DESIGN AND THE NATURE / Milano
I LUOGHI DELL'UTOPIA / Viareggio
EDITORIA&GIARDINI / Verbania |
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2008 / Una serie di bolle in vetro soffiato che ricordano l'infanzia e le bolle di sapone trasparenti, colorate ... magiche!
Un'impugnatura in metallo si trasforma in porta lampada e diventa punto di presa per lo spostamento della lampada; all'interno una lampadina a risparmio energetico non riscalda la superficie e riduce l'inquinamento.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
YOUNG&DESIGN / Menzione Speciale
ROMADESIGNPIU' / Roma |
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2008 / Un calice di cristallo per la degustazione, un gioco dichiarato con il suo "piede" che viene sollecitato dalla fiamma e curvato verso l'alto: un calice a dondolo!
La trasformazione del piede da circolare piano a ricurvo permette una miglior decantazione del vino versato che, già al momento di entrare nel calice impone un movimento oscillatorio e rotatorio; durante pranzi e cene sarà sufficiente appoggiare un dito per riproporre il movimento, scatenando ilarità ed attenzione.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
VINDESIGN / Pavia
MACEF / Milano
FESTIVAL DELLA CREATIVITA' / Fi
ROMADESIGNPIU' / Roma
TRIENNALE / Milano
I.D.E.A. / Londra
HOW WINE BECAME... / San Francisco
MOMA SF / Collezione permanente
BIENNALE DI VENEZIA - PADIGLIONE ITALIA / Museo Pecci, Prato |
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2008 / Una sera la luna disegnò ad un comune bicchiere la sua ombra, lunga ed affusolata ... e fu l'inizio di una nuova storia.
L'ombra apparteneva ad un calice in cristallo, non era un errore della luna ma l'ombra della sua anima. Anche il bicchiere di vetro dimostrava così di essere importante per la tavola ben apparecchiata e da quel momento non se ne staccò mai più.
Una piccola favola per descrivere un sottobicchiere in acciaio, lucido o satinato; una lamina che sostiene un bicchiere che prosegue con un gioco decorativo sulla tavola.
Questa trasformazione potrà anche avere un uso funzionale, utilizzandolo per l'appoggio di una piccola fetta di pane, che invece di esser spesso disposto sulla tovaglia, troverà così una miglior sistemazione.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
VINDESIGN / Pavia
MACEF / Milano
FESTIVAL DELLA CREATIVITA' / Fi
ROMADESIGNPIU / Roma
I.D.E.A. / Park Plaza, Londra
CIBO E DINTORNI / P.I., Berlino
FOOD MOOD / 70M2, Livorno |
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2007 / Una fruttiera o un vaso da fiori! Isabella è capace di trasformarsi da vaso, per arricchire con splendidi fiori la tavola, a fruttiera per un sol frutto! Un oggetto ludico e leggero, semplice e intenso che gioca con i colori e con i commensali. E per finire una splendida mela rossa in ceramica, per trasportarci nei nostri sogni da Biancaneve alla Regina cattiva, dalla purezza alla superbia.
Foto: Renato Tuzza
A CENA CON ISABELLA / Este
CERAMICA MAGNIFICA / New York
CERAMICHE D'ESTE / Milano
I.D.E.A. / Londra |
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2007 / Uno zaino leggero, semplice e trendy; utilizzabile da studenti, da turisti, da chi fa trekking, da chi passeggia, da chi va in palestra; ma anche da chi va in bicicletta, da chi fa jogging ... da tutti !!!
E' corredato di tasca esterna che contiene un cappuccio, in caso di pioggia si trasforma e genera un nuovo oggetto per usi metropolitani.
Una ricerca sul mondo del nuovo nomadismo urbano e lavorativo che crea un link tra la tradizione e le nuove prospettive portate dal design; nuovo strumento per la vita urbana ... nuove utilità a partire da gesti, da nuove esigenze cui ancora non è stata data risposta o da esigenze di sempre cui rispondere in modo inedito e sorprendente.
Foto: Gianni Baccega
365 DESIGNER / Milano
ROMADESIGNPIU' / Roma |
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2007 / Una serie di vasi e lampade biomorfe, dalle forme sinuose e coinvolgenti, ispirate ad un simpatico extraterrestre destinato ad essere presente nelle nostre case, declinate in forme pure o che presentano un foro ellissoidale, ad uno o due colli, lampade da terra, sospensione, piantane.
Foto: Matteo Boem
OGGETTI LUMINOSI / Lisbona
ROMADESIGNPIU' / Roma |
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| AI:D / Cerotto per mobili |
Prodotto da OPOS |
2007 / Una riflessione sulle vecchie cose, una soluzione ironica e giocosa per non buttarle. Affetto e sentimento per gli oggetti trovati, cercati, voluti con la forza della passione.
AI:D risolve la rottura, il graffio, la "ferita" che un vecchio oggetto, carico di ricordi, può trovare sulla sua superficie. AI:D permette all'oggetto di non essere buttato o sostituito, ma piuttosto denuncia in maniera diretta e sfacciata la sua "vecchiaia" perchè quando si ama qualcosa o qualcuno si crea un legame così forte da non volersene separare.
VECCHIO-OLD / Milano |
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| 2006 / Una sorta di sviluppo tridimensionale di un disegno bidimensionale e non la riproduzione a tutto tondo dei frutti (troppo realistica e banale, vicina alla realtà e lontana dai sogni); nei disegni continuano questi giochi di alto e basso per evidenziare il segno dei frutti e mantenerli graficamente ben definiti. |
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2006 / Un bracciale proiettato al cielo! Mille buchi per tracciare segni astrali. Una galassia per ricondursi al fiore! Un fiore profumato.
Il bracciale ha una forma scatolata in argento per contenere il potpourri; edizione limitata a 25 pezzi.
Foto: Lorenzo Morabito e Andrea Ercoles
IL PROFUMO DELL'ORO / Varese
CREAZIONI DESIGNER / Milano |
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2005 / "E' il diamante più grosso del mondo". L'idea parte dal presupposto che in tutto il mondo l'italian style è sinonimo di eleganza, preziosità, unicità. La nostra necessità di "trasformare" in qualcosa di magico l'acqua ci ha portato al pensiero di vederla sotto un'altra forma: il ghiaccio.
Ed ecco allora che lo stato ghiacciato, già forte e carico di magia, viene ancor più rafforzato dalla sua geometria di diamante, favola ed allo stesso tempo realtà. Un grosso "cubetto di ghiaccio" realizzato con stampo in materiale plastico; stampi singoli inseriti in una confezione "preziosa" per regalare ironici diamanti agli ospiti di casa, per cene eleganti, per cene informali.
Risultato: un grosso diamante immerso nel tuo bicchier d'acqua, scintille di luce, gioco ed intrattenimento per grandi e piccoli.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
WATER WONDERFUL WORLD / Milano |
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2005 / Un oggetto dedicato alle briciole dei biscotti o di pane, da servire agli uccellini!
Appena terminati i biscotti le briciole che restano nella scatola potranno essere versate all'interno di Briciolì attraverso il suo imbuto; si raccoglieranno alla base del cono e saranno pronte per gli uccellini che voleranno vicino. Da sistemare sui davanzali delle finestre o nei giardini delle proprie case.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
BREAKFAST DESIGN / Milano
BREAKFAST DESIGN / Winterthur |
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2004 / Elemento modulare in polipropilene adatto per creare tende e setti divisori; realizzato con materiale riciclabile e con costi estremamente ridotti, si esprime con la sua semplicità segnica ottenuta con lavorazioni elementari.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
SOTTOSPIRITO / Milano
CREAZIONI DESIGNER / Milano |
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2004 / Letteratura e poesia sono diventati il filo conduttore per trovare nuove soluzioni visivo-formali. 3 linee di tessuto realizzate con gli antichi telai primi '900 utilizzati dalla storica "Tessitura di Rovezzano" di Firenze, leader nel settore dal 1946. Tessuti damascati, geometrie e linee floreali giocano con intrecci, colori, effetti tattili e con l'uso del testo e di parole hanno creato nuovi disegni da utilizzare nella casa contemporanea. Il tema della letteratura, della parola, del simbolo hanno costituito la partenza per sviluppare poi intorno al tema dell'amore il progetto dei tre tessuti.
Nasce anche un accessorio: la borsa il polipropilene con l'inserto interno in tessuto, contrasto materico e formale per generare un oggetto giovane ed economico.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
TEXTILE DESIGN / Milano |
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2000 / Una lampada a risparmio energetico avvolta nei tagli realizzati in una lastra in polipropilene. Non sono presenti viti, agganci, sostegni, solo le pieghe trattengono il portalampade e creano un gioco luminoso affascinante e d'ambiente. L'unione tra lampada a risparmio energetico e lastra in polipropilene crea un prodotto estremamente ecologico ed economico, senza per questo perdere in originalità formale ed innovazione di linguaggio.
Foto: Eugenio Gherardi Angiolini
1950-2000 THEATER OF ITALIAN CREATIVITY / New York
ROMADESIGNPIU' / Roma
THE NEW ITALIAN DESIGN / Milano
AVVERATI / Milano
IL SATELLITE IN PRODUZIONE / Milano
CREAZIONI DESIGNER / Milano
COLLEZIONE PERMANENTE COSMIT / Mi |
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Una serie di oggetti dedicati ai bambini per stimolare la crescita ed il gioco
2010 / Riutilizzare una vecchia t-shirt destinata a diventare rifiuto per ottenere nuovi pupazzi morbidi, disposti ad essere colorati dai bambini.
Una t-shirt usata dalla quale si ricavano le due sagome del pupazzo; con il resto della t-shirt si ritagliano tante strisce di stoffa che diventeranno l'imbottitura di T-Toy, morbido e da stringere.
Foto: Laura Fiaschi
AT CASA / WWW |
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| T-TOY FLAT / Orsetto / Panno |
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2010 / Riutilizzare una vecchia t-shirt destinata a diventare rifiuto per ottenere nuovi pupazzi morbidi, disposti ad essere colorati dai bambini. Prendi una t-shirt usata, tagliala in 3 parti ed ottieni 6 strati, taglia secondo il cartamodello: ecco il primo T-TOY FLAT con cui giocare, disegnare e colorare.
Foto: Laura Fiaschi
AT CASA / WWW |
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2008 / Una sella per cavalcare il papà! Per giocare insieme in casa o in giardino e ritrovare attimi gioiosi e di unione con i propri figli! Da un'unica pezza di pelle conciata al vegetale si ottengono la sella e le staffe; per fissare la sella al papà sarà utilizzata la cintura indossata normalmente ai pantaloni.
Foto: Carla Lasorte
PELLE CONCIATA AL VEGETALE / Mi
NUOVI STILISTI / Bologna |
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2007 / Un nuovo progetto dedicato al mondo dell'abbigliamento infantile; una semplice tunica in maglia di cotone ma con la particolarità di avere sei braccia. In questo modo il bambino potrà scegliere le maniche che preferisce, giocare con le altre; un abito ideato per sviluppare le capacità creative e di scelta nei primi anni di età, quelli più importanti per l'apprendimento e per la loro formazione.
Foto: Laura Fiaschi |
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2006 / Un pupazzo dalle sembianze di robot; le mani di momo sono tasche che permettono di abbracciarlo. Realizzato in panno colorato con imbottitura interna.
Foto: Laura Fiaschi
ROMADESIGNPIU' / Roma |
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